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Rimpiazzare i neonicotinoidi con altre molecole dannose per le api? Il caso del flupyradifurone




Esperti del settore, scienziati e, più recentemente, politici hanno sottolineato l'importanza di rafforzare la protezione delle api e in generale degli impollinatori. Decisioni importanti come, nel 2018 il divieto di tre neonicotinoidi, sono state prese per migliorare la protezione delle api.


Sarebbe tuttavia ingenuo immaginare che tale divieto risolva i problemi ambientali che affliggono gli impollinatori. Nuovi prodotti attualmente nel mercato presentano rischi significativi che non possiamo ignorare, anche se non hanno la stessa "popolarità" dei neonicotinoidi. Questo è il caso del flupyradifurone, una sostanza attiva presentata come alternativa sicura, ma che può sempre rappresentare un fattore di rischio per le api.


L'Unione europea ha autorizzato nel 2015 l'insetticida flupyradifurone a tempo con il sulfoxaflor (vedi di più). Tuttavia, la sua "sicurezza" di utilizzo è ora messa in discussione da nuovi studi, che considerano non solo gli standard minimi di rischio del prodotto, ma includono anche altri fattori comunemente riscontrati in condizioni reali.


Una rivalutazione è fondamentale, soprattutto se si considera che è un prodotto destinato ad essere utilizzato "su una vasta gamma di colture come agrumi, pomacee e drupacee, noci, uva, caffè, cacao, ortaggi a frutto e verdure a foglia (in interno ed esterno), brassicacee e luppolo, ed anche tuberi. Se ne considera inoltre l’uso su colture da campo come cotone e soia, su piante ornamentali e bulbi, così come su palme da dattero per combattere il punteruolo rosso "[1].


Un recente studio pubblicato negli Atti della Royal Society, ha applicato un'altra metodologia, che consente di meglio valutare il rischio rappresentato dal flupyradifurone (commercializzato come Sivanto®) per le api. E’ stato determinato l'impatto dell'insetticida se accoppiato a un fungicida di uso comune, il propiconazolo (PRO). I risultati sono chiari, la presenza di entrambe le sostanze determina un "effetto sinergico [che] riduce significativamente la sopravvivenza della colonia" [2].


D'altra parte, gli effetti del flupyradifurone in campo non incidono solo sulla sopravvivenza delle colonie d’api. Lo studio ha anche accertato che gli effetti sinergici determinano un aumento percentuale di comportamenti anomali delle colonie e che la tossicità colpisce maggiormente le bottinatrici rispetto alle altre api operaie che restano nell'alveare.


L'autore dello studio, S. Tosi, in un'intervista alla rivista Newsweek, ha affermato che "sebbene l'etichetta del prodotto vieti la miscelazione, nel serbatoio per il trattamento, di flupyradifurone (FPF) con alcuni fungicidi, tra cui il PRO, le api possono risultare contemporaneamente esposte al FPF e ad altre sostanze chimiche - quindi a un "cocktail" - che sono comunemente usate nelle colture adiacenti o che persistono nel tempo. FPF e PRO sono utilizzati sulle stesse colture e piante ornamentali, compresi frutti, semi oleosi e cereali. "[3]


BeeLife rimarca che l’aspetto essenziale per migliorare le condizioni ambientali e garantire la sicurezza alimentare per il futuro, non è rimanere nella stessa logica e sostituire sostanze attive con altri principi attivi altrettanto pericolosi. Per rimarcarlo, ricordiamo quanto dichiarato dal noto biologo Dave Goulson in un'intervista rilasciata lo scorso anno: "Quando penseremo? Aspetta un momento. Forse dovremmo cercare un'altra alternativa che non sia un pesticida, che non sia una sostanza chimica che uccide tutti gli insetti. "[4]

Il caso del flupyradifurone ci ricorda, ancora una volta, che questa logica non è praticabile, e c’incoraggia a continuare a lavorare per la messa a punto di alternative migliori e più sicure.




[1] https://www.sivanto.bayer.com/doc/Technical-Information-SIVANTO.pdf

[2] https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rspb.2019.0433

[3] https://www.newsweek.com/flupyradifurone-bee-safe-pesticide-bees-1390422

[4] https://www.bee-life.eu/post/2018/09/21/transcript-interview-with-dave-goulson

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