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Gli Stati membri dell'UE ostacolano la trasparenza e raggiungono l'obiettivo di ridurre i pesticidi

COMUNICATO STAMPA Gli Stati membri dell'UE intralciano la trasparenza e il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dei pesticidi entro il 2030 Bruxelles, 2 Febbraio 2022 Gli Stati membri dell’Ue ostacolano l’accesso alle informazioni sui dati d’uso dei pesticidi. In un contesto di inarrestabile crisi, di accertato calo delle popolazioni di insetti e di elevata mortalità delle colonie di api, ben 10 Paesi dell'Ue compromettono la realizzazione degli obiettivi del Green Deal, osteggiando la pubblica trasparenza sulla causa principale dell’attuale declino della biodiversità, dovuto all’uso massivo di prodotti chimici in agricoltura. È noto da tempo che l'uso di pesticidi impatta su impollinatori e biodiversità. L'Ue si è impegnata per fermare e invertire il loro declino (Strategia per la biodiversità, Iniziativa dell'Ue a favore degli impollinatori) eppure non sono disponibili dati sull'uso dei pesticidi, aggiornati regolarmente, né su altri dannosi prodotti chimici per uso agricolo, come biocidi o prodotti veterinari [1]. Attualmente, sono inaccessibili informazioni pubbliche sui pesticidi utilizzati, tipologia, quantità, dove e come, anche se già da tempo gli agricoltori compilano registri con tutte le informazioni (spesso in forma digitale). Accedere a tali dati è basilare per l'implementazione delle Strategie Farm to Fork e Biodiversità (pilastri del Green Deal europeo) poiché i Paesi dovrebbero monitorare gli indicatori di sostenibilità. Per il settore dell'apicoltura tali informazioni sono essenziali per prevenire i rischi a cui sono esposte le api. Inoltre, è indispensabile che scienziati, autorità sanitarie e ambientalisti comprendano il livello di impatto dei pesticidi e quanto questo determini l'attuale Armageddon degli insetti. Nell'ultimo seminario organizzato da ClientEarth, PAN-Europe e BeeLife [2] si è evidenziato come il Consiglio dell’Ue stia frapponendo vari ostacoli all’acquisizione dei dati sull'uso dei pesticidi, in contrapposizione con la Commissione Ue e con gli indirizzi del Parlamento Europeo che ha preservato e migliorato gli elementi chiave della proposta della Commissione stessa. ClientEarth ha quindi analizzato gli emendamenti del Consiglio alla proposta della Commissione in merito a "Statistiche sull’input e sulla produzione agricola" (SAIO) e ha evidenziato i sotterfugi con cui gli Stati membri cercano di impedire qualsiasi possibilità di ottenere dati sull'uso dei pesticidi [3] . Sulla base di ulteriori approfondimenti raccolti da PAN-Europe e Global2000, sono 10 i Paesi protesi a impedire qualsiasi trasparenza sui pesticidi: Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Ungheria, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia e Spagna [4]. La proposta della Commissione europea non prevede un impegno aggiuntivo o ulteriori obblighi per gli agricoltori. Dal 2011 gli agricoltori hanno già l’obbligo di compilazione di registri sull'uso di pesticidi. Ma, a livello nazionale, gli Stati membri evitano di rendere pubblici i dati e non li condividono con EUROSTAT. Per rendere chiari e utilizzabili i dati sui preparati chimici per uso agricolo, è necessario che siano pubblicati annualmente e con la maggior precisione geografica possibile (idealmente a livello di codice postale, per evitare di incorrere in problematiche di privacy). Queste sono le richieste e le proposte che le ONG stanno avanzando [5], alcune già previste nel testo della Commissione. Noa Simón Delso, direttore scientifico di BeeLife ha dichiarato: " È un peccato che le buone proposte della Commissione europea siano ostacolate dagli Stati membri. Senza dati disponibili sull'utilizzo di pesticidi, biocidi e medicinali veterinari, mai saremo in grado di comprendere la pressione chimica su api e impollinatori. Così, apicoltori e scienziati continueranno a dover lavorare alla cieca. Nell'era dei dati e della digitalizzazione, la riluttanza di alcuni Paesi a migliorare la situazione è frustrante e superata". Il 3 febbraio è in cantiere il primo trilogo sulla proposta legislativa della SAIO. BeeLife Coordinamento apistico europeo esorta gli Stati membri e la Presidenza francese dell'Ue (che guida i triloghi SAIO a nome del Consiglio) a smettere di intralciare la trasparenza sui pesticidi, a promuovere la disponibilità dei dati e accompagnare l'era digitale per rispettare il diritto dei cittadini europei di conoscere lo stato di salute del loro ambiente.


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